Caratteristiche delle acque di Suio
Sulle origini di Suio vi sono non poche incertezze, che lasciano largo spazio alle dispute tra storici e cultori locali (1). Quella che è certa, invece, è l’antichità delle acque termali sgorganti dal sottosuolo, acque connesse all’attività del vulcano di Roccamonfina le cui eruzioni cessarono circa 450 anni prima di Cristo. Tali acque erano note fin dai tempi più remoti, tanto che si sostiene che la stessa origine del nome Suio sia greca: infatti si afferma che la voce latina Suium, sia “la traduzione del greco Suion (Thuion) che significa: (terra) che manda un forte odore di zolfo” (2). Ne mancano, peraltro, testimonianze sull’uso terapeutico delle Acquae Vesciae” fin dal tempo dei Romani.
Le complesse vicissitudini storiche del territorio di Suio vedono un lungo periodo di decadenza economica che si riflette anche nell’abbandono delle Terne. Soltanto all’inizio del “700 si ha notizia di una certa ripresa dell’attività termale, peraltro fortemente limitata dall’insalubrità” dei luoghi.
Con le bonifiche e la sconfitta della malaria, a partire dalla seconda metà dell’800, la zona acquista la sua attuale prosperità e salubrità, compiendo un parallelo ma ancora modesto progresso anche nell’attività termale.
E’ infatti con l’ultimo dopoguerra che si assiste al rapido e considerevole sviluppo delle Terme di Suio, mediante la costruzione di nuovi stabilimenti, di alberghi, e con un deciso aumento delle presenze fino a circa 50.000 unità annuali.
La zona termale di Suio è attualmente costituita da numerose sorgenti solfuree a diverso grado di termalità. Si passa da sorgenti fredde (inferiori a 20°C) poste alle due estremità dell’area termale, a sorgenti via via più calde (termali e ipertermali) man mano che si procede verso il centro dell’area stessa, dove si superano i 60°C.
La caratteristica principale di queste acque è la presenza dello zolfo e quindi esse, in base alla classificazione delle acque minerali già citata (Messina), fanno parte delle acque sulfuree le caratteristiche chimico-fisiche delle varie sorgenti sono molto simili e le acque possono essere più precisamente classificate come acque minerali solfuree, bicarbonato
solfate, alcalino terrose (in alcuni casi carboniche), fredde, ipotermali, termali e per termali.. Esiste anche una sorgente ferruginosa carbonica.
L’azione terapeutica principale delle acque di Suio è esercitata dallo zolfo, cui si aggiungono gli effetti sinergici dell’anidride carbonica e del calore. Da ricordare anche la notevole presenza in queste acque di iodio e la loro non trascurabile radioattività.
Lo zolfo esercita sia un’azione locale sulle parti con cui viene a contatto (pelle, mucose genito urinarie, via respiratorie) sia un’azione generale su tutto l’organismo. L’azione locale è indicata nelle malattie della pelle, dell’apparato respiratorio, dell’apparato gastroenterico e dell’apparato urogenitale; l’azione generale è indicata per le malattie del ricambio, delle articolazioni, dell’apparato cardiovascolare.
Per queste caratteristiche le acque di Suio si prestano a tutte le tecniche d’uso della crenoterapia (bagni, docce, fanghi, inalazioni, aerosol, nebulizzazioni, irrigazioni vaginali e rettali) nonché alla idropinoterapia. L’enorme varietà di termalità, caratteristica di queste acque, consente infatti la migliore utilizzazione a fini terapeutici delle sorgenti a differente temperatura: dalle sorgenti fredde particolarmente indicate per le cure idropiniche e per l’imbottigliamento, a quelle termali e ipertermali particolarmente adatte alla somministrazione di bagni (fino a 38°C), ma soprattutto alla preparazione (maturazione) e somministrazione di fanghi (fino a 47°C).
Quindi, la specificità delle Terme di Suio dovrebbe essere indirizzata verso la fangoterapia. Il fango di Suio trova indicazione particolare, “oltre che nelle artroterapie croniche degenerative, nelle artrosi croniche e subcroniche secondarie, nella diatesi artropatica a sfondo iperuricemnico e nei reumatismi non articolati”, “in alcune forme nevritiche e vascolari periferiche, nelle affezioni epatocolecistiche ad andamento cronico, nel colon irritabile, nelle perivisceriti non specifiche, con particolare riguardo a quelle interessanti l’apparato genitale femminile”. (4)
E’ anche particolarmente interessante “la favorevole azione delle applicazioni in zona epatica” nelle dislipidermie e negli stati disfunzionali del fegato di pazienti obesi”. (5)
Tali caratteristiche fanno delle acque termo minerali di Suio un complesso praticamente unico per una vasta area dell’Italia centrale.